Con più di tre decenni di tournée e quattordici album precedenti, il maestro chitarrista e cantante blues Chris Cain si è guadagnato la reputazione di musicista dei musicisti. Sin dalla sua prima uscita nel 1987, Cain ha creato il suo sound blues ispirato ai suoi eroi: B.B. King, Albert King, Ray Charles, Albert Collins, Grant Green e Wes Montgomery. Il suo modo di suonare la chitarra blues, ispirato al jazz, è focoso, emotivo e sempre imprevedibile. La sua voce, burbera, vissuta e potente, aggiunge benzina al fuoco. Le sue indelebili canzoni originali mantengono un piede nella tradizione del blues ed entrambi gli occhi rivolti al futuro. La gioia pura che Cain porta nel suo modo di suonare e cantare è palpabile e attira ancora di più i fan.
Con il suo album di debutto della Alligator Records, Raisin’ Cain, Chris Cain afferma di essere a un nuovo punto della sua carriera. “Suono e scrivo meglio che mai. Posso dire di più con meno”, dice, riferendosi al suo modo dinamico di suonare la chitarra e al suo superbo modo di scrivere. “Le mie canzoni sono funky e ballabili e la mia scrittura ora è meno un diario personale rispetto al passato. Voglio che le mie canzoni raccontino storie universali”. Registrato a San Jose presso il Greaseland Studio del produttore e polistrumentista Kid Andersen, Raisin’ Cain presenta dodici composizioni originali di Cain. Dalla profondamente autobiografica Born To Play all’umoristica e rock Hush Money fino al blues jazzistico di I Don’t Know Exactly What’s Wrong With My Baby, le canzoni di Cain offrono hook e riff insoliti e sorprendenti che arrivano in rapida successione. In quattro canzoni, Cain mette in mostra le sue abilità stellari con la tastiera, e nella strumentale Space Force, si dimostra un solista ARP funky e jazz. Insieme a Cain c’è la sua band collaudata: il bassista Steve Evans e il tastierista/organista Greg Rahn, con il batterista in tournée di Chris Sky Garcia e il veterano D’mar Martin (Little Richard, Rick Estrin & The Nightcats).